Il 2024 si è confermato un anno cruciale per lo sviluppo e l’adozione dell’Intelligenza Artificiale (AI), con crescita esponenziale di interesse, investimenti e innovazioni tecnologiche. Come evidenziato dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, la spesa globale per il mercato dell’AI in Italia ha raggiunto 1,2 miliardi di euro, segnando un incremento del 58% rispetto all’anno precedente. Le aziende italiane, specialmente nei settori Telco&Media, Insurance, Energy e Retail, stanno sperimentando principalmente soluzioni di Generative AI, come ChatGPT e Microsoft Copilot, che già mostrano effetti positivi sulla produttività.
Fino a ora, molte imprese hanno seguito una strategia esplorativa e verticale, investendo in progetti specifici su dati e asset informativi. Ora si entra in una fase più articolata, in cui il management deve pianificare un cambiamento orizzontale e su larga scala che riscriva i modelli operativi, mettendo al centro l’intelligenza artificiale come motore di trasformazione.
Le capacità dell’AI, infatti, hanno dimostrato un forte impatto su creatività, gestione della conoscenza e giudizio autonomo. L’intelligenza artificiale generativa ha rivoluzionato la produzione di contenuti e la gestione di dati non strutturati, mentre sistemi di AI tradizionale favoriscono l’ottimizzazione, il riconoscimento di anomalie e la previsione. Tuttavia, il pieno sfruttamento di queste tecnologie richiede competenze tecniche elevate, una buona orchestrazione manageriale e una rigorosa attenzione alle implicazioni etiche.
Le preoccupazioni etiche riguardano principalmente bias nei dati (errori sistematici o distorsioni che possono influenzare l’accuratezza e l’equità dei risultati ottenuti da un modello di apprendimento automatico o da un’analisi statistica), manipolazione delle informazioni e rischi per l’occupazione. Il quadro normativo, come l’AI Act dell’Unione Europea, fornisce linee guida, ma molte aziende ancora devono implementare misure concrete e chiarire il rispetto delle normative.
In Italia, l’AI è in crescita: dal punto di vista tecnologico, le soluzioni più diffuse riguardano sistemi di previsione, ottimizzazione e analisi testuale, mentre l’interesse verso la Generative AI e le applicazioni conversazionali è in rapido aumento. Le startup italiane con soluzioni di AI Generativa sono in forte crescita, rappresentando importanti opportunità di innovazione e trasformazione.
In conclusione, l’AI si configura come un catalizzatore di cambiamenti fondamentali, che richiederanno capacità manageriali, etiche e un forte impegno nel trattenere e attrarre talenti.
La sfida principale sarà gestire questa rivoluzione in modo responsabile, cercando di massimizzare i benefici e minimizzare i rischi sociali ed economici.