Piccolo Lemmario della Cultura d’impresa: #MADE IN ITALY
C’è una celebre frase dello storico Carlo Cipolla che più di ogni altra sintetizza l’essenza del Made in Italy e proprio per questo motivo viene spesso citata: “Gli Italiani sono abituati fin dal Medioevo a produrre, all’ombra dei campanili, cose belle che piacciono al mondo”. Medioevo cioè storia, campanili cioè territori e bellezza: sono i tre fattori che hanno decretato negli anni il successo della manifattura italiana che in export vale, secondo il 36° Rapporto ICE* “L’Italia nell’economia internazionale”, quasi un terzo del nostro PIL, per la precisione il 32%. Il documento infatti evidenzia come a fine 2021 l’export italiano abbia toccato i 516 miliardi di euro con un balzo del 18,2% rispetto al 2020 e del 7,5% rispetto ai livelli pre-Covid, numeri che fanno dell’Italia l’8° Paese esportatore nel mondo. La tendenza alla crescita è confermata nei primi sei mesi del 2022 che, confrontati con l’analogo periodo dell’anno precedente, vedono un incremento del 22,4%. Il Made in Italy quindi sembra aver retto egregiamente le criticità determinate dalla pandemia e successivamente dagli scenari aperti dalla guerra in Ucraina.