Da quasi 40 anni siamo al fianco delle aziende B2B del settore industrial per creare una cultura di impresa coerente alla crescita sostenibile del business. Un percorso che ci ha portato dal mondo consumer a partner specializzato. Sviluppiamo progetti personalizzati di comunicazione integrata, branding, digital marketing ed eventi. Un know how consolidato, grazie al quale costruiamo collaborazioni virtuose con i clienti creando un flusso creativo che stimola e amplifica la cultura d’impresa, accrescendo il valore della marca e le opportunità di successo.

Dal 1984 oltre 1.000.000 di ore di ricerca, creatività, consulenza e sviluppo di progetti.

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LA NOSTRA SEDE

Dal 2012 Studio Chiesa trova una nuova collocazione nel cuore creativo di Milano, nell’area del Naviglio Grande.
L’ex edificio industriale che ci ospita è il risultato di una raffinata riqualificazione firmata dall’architetto e designer Mario Bellini che coniuga la forte storia territoriale con una moderna riorganizzazione degli spazi interni.

Il risultato è un edificio dalle geometrie rigorose, con grandi finestre che alleggeriscono le facciate, offrendo una perfetta illuminazione a giorno degli spazi interni. All’interno del cortile un giardino dove si respira quell’aria di intima segretezza tipica dei cortili nascosti che caratterizzano la città. In questo attuale contesto industriale, si inserisce la nostra dinamica fabbrica di creatività, dove le idee si trasformano in progetti e la cultura si trasforma in linguaggio.

LA NOSTRA SEDE

Dal 2012 Studio Chiesa trova una nuova collocazione nel cuore creativo di Milano, nell’area del Naviglio Grande.
L’ex edificio industriale che ci ospita è il risultato di una raffinata riqualificazione firmata dall’architetto e designer Mario Bellini che coniuga la forte storia territoriale con una moderna riorganizzazione degli spazi interni. In questo attuale contesto industriale, si inserisce la nostra dinamica fabbrica di creatività, dove le idee si trasformano in progetti e la cultura si trasforma in linguaggio.

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Il cosmo dell'arte dalla domus alla gallery

A cura di Elisabetta Pozzetti

14 – 30 Aprile 2023

la mostra è aperta su prenotazione dalle 18:00 alle 20:00

piazza Arcole, 4 – Milano

14/04 | 11:30

Fabula,

Nella prima sezione la vocazione è prettamente narrativa, vi è sottesa l’intenzionalità a raccontare un brano di vita, uno scorcio inedito, una geografia immaginaria, un’alchimia botanica. Hanno tale appeal le opere “di genere” di Francesco Paolo Palizzi (1825-1871), che coglie l’attimo di una giovane contadina, che ci nega lo sguardo, alle prese coi suoi festosi e indisciplinati animali da cortile; di Ludovico Cavalieri (1867-1942), che incendia lo sguardo attraverso un primo piano di grano che si estende fin quasi la metà a creare una dolce cesura tra terra, tetti, vallata e cielo: una sola verticale dettata dal fiero campanile. Con Ercole Magrotti (1890 – 1967) percorriamo una strada che ci stringe tra il limitar del bosco e una vecchia casa, custode di chissà quali storie, mentre le foglie divengono pulviscolo policromo. Una simile stesura per campiture veloci e macchie è quella di Achille Attilio Bozzato (1896-1954), che catapulta l’osservatore in un animato scorcio veneziano dove è persino possibile sentire il vocio della gente. Al contrario si coglie il totale silenzio nell’olio del 1919 di Antonio Pasinetti (1863-1940) titolato “Dallo Stelvio”: qui è la montagna innevata a essere l’assoluta protagonista. Romeo Pelegatta (1870-1946) memore di un sentire impressionista frange la pennellata pastosa in piccoli tocchi restituendo ancor oggi alle barche e alle acque in cui si specchiano vivida freschezza. Ci sono poi una serie di quattro dipinti di paesaggio: sono assolati, tempestosi, malinconici, increspati dal vento o immobili, congelati nell’eternità. Di diversi autori non identificati, rappresentano un puzzle di vedute e di storie sospese, dentro le quali è piacevole immergersi. Similmente fa Emilio Tadini (1927-2002), poliedrico interprete del Novecento, che combina il rigore di geometrie razionali alla potenza scombinatrice di un surrealismo onirico, dove tutto è plausibile ma nulla reale. Di rigore scientifico si veste invece l’operato di Nunzio Paci (1977) che si approccia alla natura con una dedizione assoluta, sezionandola, studiandola, catalogandola, unendo all’esigenza estetica la propensione a entrare nel profondo dei processi fisici, combinando anatomia vegetale e umana. Infine vi sono le fotografie estratte dal progetto performativo “Presepe Apparente” di Michelangelo e Massimiliano Galliani insieme a Marco Petacchi. Realizzato nel 2014 nella Chiesa di San Bernardino alle Ossa, comportava la necessaria interazione del fruitore: solo leggendo ad alta voce i testi sacri compariva il video realizzato dagli artisti. In sostanza l’epifania dell’arte coincideva con quella del rito religioso.
E.P.