Giornata mondiale dell’alfabetizzazione… importanza anche al digital

Workout Magazine - Studio Chiesa communication

Sembra davvero strano, nel 2021, parlare di alfabetizzazione; eppure…

Eppure se guardiamo al solo nostro Bel Paese, secondo il Rapporto Istat 2020 lo 0,6% della popolazione (pari a circa 330 mila abitanti) è ancora analfabeta. E questo se ci fermiamo ai soli dati che riguardano la capacità di leggere e scrivere (alfabetizzazione; in modo semplice). Se, a questi, affianchiamo quello che oggi viene definito analfabetismo funzionale – ovvero la non capacità di cogliere il senso di un testo elementare – si arriva addirittura a 11 milioni di italiani. L’8 settembre ricorre, come ogni anno, la Giornata Internazionale dell’Alfabetizzazione. Istituita da UNESCO nel 1967, si celebra per sottolineare l’importanza dell’alfabetizzazione per tutti i Paesi e le culture. Quest’anno con un tema “aggiuntivo”: ridurre il divario digitale. Perché, tra le tante cose che la pandemia da Covid-19 ha lasciato in eredità, va annoverato anche un incremento del divario tra chi ha avuto la possibilità di accesso agli strumenti informatici e chi no. Sottolineando, per contro, però il ruolo centrale che l’alfabetizzazione informatica riveste oggi e come le competenze digitali siano diventate imprescindibili.

Digital e comunicazione

Certamente nella comunicazione contemporanea sarebbe impensabile non poter sfruttare appieno le possibilità dell’universo digital. Tanto che tra gli strumenti di comunicazione a disposizione del B2B; il digital marketing sta crescendo a vista d’occhio (ormai da qualche anno). Digital è chiaro; sottolinea tutto quello che è online. Marketing – al gerundio -ING – a sottolineare il ruolo attivo delle aziende nel processo di comunicazione. Un ruolo che è dinamico e in movimento, veloce e in evoluzione come il web stesso. Per utilizzare una definizione accademica: il ditgital marketing è l’insieme delle attività di marketing che utilizzano i canali web per sviluppare la propria rete commerciale, analizzare i trend di mercato, prevederne l’andamento e creare offerte sul profilo del cliente target.

Sfatiamo subito un mito: essere online non significa fare digital marketing. Essere sui Social non è digital marketing. Utilizzare in modo integrato e sinergico tutti gli strumenti che il mondo web mette a disposizione nell’ambito di una strategia omnicanale, orientata alle nuove tecnologie e data-driven; questo è digital marketing.

Digital marketing: come fare?

La relazione brand/consumatore è alla base di qualsiasi attività di comunicazione: quali modalità un’azienda deve mettere in campo per intercettare utenti di interesse? Come fare a ingaggiarli e intrattenerli? Tassativo – e fondamentale – è essere dove si trova il proprio lead. E, oggi come oggi, questo significa essere necessariamente online. Come affrontare, quindi, una strategia digital al meglio?

E’ universalmente riconosciuto che, indipendentemente dal proprio settore di business, siano 5 le fasi per la definizione di una strategia vincente. Tutte sono egualmente importanti e imprescindibili per la buona riuscita del proprio piano di comunicazione digital. Sempre tenendo a mente che cuore e anima di tutto il processo è l’utente/consumatore stesso: quali necessità ha e come il mio brand/prodotto può risolverle? Come posso rappresentare un vantaggio per lui?

  1. PIANIFICAZIONE

Base di tutto è un’attenta pianificazione delle attività da compiere. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, vanno non solo definiti i punti di vantaggio e svantaggio di ogni azione, ma soprattutto la buyer persona, il customer journey, clienti e competitor.

  1. REACH

Per ogni azione, va determinato il miglior canale di comunicazione da attivare, il messaggio da veicolare e il target da colpire. In questo modo nascerà una comunicazione mirata e specifica con un alto grado di efficacia e ad alto valore: la brand awareness del marchio e la memorabilità del prodotto ne trarranno un beneficio sicuro.

  1. AZIONE

L’azione è il braccio armato del reach: una volta acquisito il lead di interesse, è il momento di coinvolgerlo e fidelizzarlo nel tempo. L’utente è così invogliato a continuare nella customer journey e a dar sostanza all’interazione con il brand. Con un piano specifico di content marketing e digital omnicanale e interattivo l’utente riceverà informazioni dedicate e di valore.

  1. CONVERSIONE

Conversione è la parola magica. Un lead si converte in cliente quando decide di interagire con il brand in modalità interattiva: un acquisto, una migliore brand awareness, una richiesta di informazioni… tutte sono azioni di conversione.

  1. ENGAGEMENT

La fase di engagement serve a strutturare e dar forza alla relazione con il cliente. Racchiude tutte quelle attività che vanno messe in campo quanto il cliente è acquisito e sono mirate a fidelizzare il cliente nel tempo.

Alla base di tutto, però, deve esserci una sicura alfabetizzazione digitale. Non è possibile essere parte integrante – e vincente – di un processo di digital marketing senza avere gli strumenti di conoscenza per leggere, interpretare e cavalcare l’onda digitale.

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