Premio Icona ad ArtVerona edizione 2012
Workout Magazine - Studio Chiesa Communication

Premio Icona ad ArtVerona edizione 2012

Ad ArtVerona Studio Chiesa sostiene il Premio Icona, quest’anno attribuito all’opera “Voice of Space” di Michele Spanghero.

L’opera diventerà l’immagine della comunicazione di ArtVerona per l’edizione 2013 e sarà in deposito al Mart di Rovereto. La Commissione presieduta, per questa settima edizione, da Cristiana Collu, direttore del Mart-Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto e da Paola Marini, direttore dei Musei d’Arte e e Monumenti del Comune di Verona, ha motivato così: “La scelta è ricaduta su Michele Spanghero e sull’opera Voice of Space per la sintesi e le suggestioni che evoca. Per il felice connubio tra tecnologia e tecnica scultorea in una forma essenziale, iconica, rappresentativa, inclusiva e accogliente”.

Elisabetta Pozzetti approfondisce i contenuti estetici dell’opera con l’artista Michele Spanghero, vincitore del Premio.

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“IN MODO PRODUTTIVO”. Però non eravamo al Sex Festival di Milano (allora si chiamava così), ma alla serissima e blasonata ARTVERONA e allora qualche sospetto cominciava a sorgere.
E poi, se si osservava attentamente, comparivano dei dettagli che alla prima occhiata erano sfuggiti (cosa del tutto naturale visto lo shock iniziale): in realtà la scritta era USAL’A e l’apostrofo era un minuscolo attrezzo meccanico. Insomma, si trattava di un bellissimo sberleffo di matrice dadaista che però introduceva a un vero e proprio manifesto programmatico sull’utilizzo dell’arte nel mondo del lavoro. Studio Chiesa communication lanciava la sua provocazione: l’arte, ma soprattutto l’arte contemporanea, può portare non solo a un cambio di paradigma nella comunicazione d’impresa, ma anche a un modo diverso di pensare e se “usata”, appunto, nel modo giusto, diventa motore di ricerca e sviluppo. Concetto oggi (quasi) sdoganato, ma ai tempi – era il 2010 – davvero rivoluzionario: nel grigio e ingessato mondo delle imprese cercava di farsi largo a gomitate un linguaggio, e un pensiero, che utilizzava codici totalmente dissintoni.

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