La sostenibilità della filiera come “garanzia di qualità” del prodotto finale

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La sostenibilità della filiera come “garanzia di qualità” del prodotto finale

Lo sviluppo sostenibile è un principio fondamentale sancito dal Trattato sull’Unione europea, oltre a essere uno tra i principali obiettivi delle politiche interne ed esterne dell’Unione.

L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite include ben 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), destinati ad essere applicati universalmente a tutti i Paesi.

Per raggiungere questa meta, molte aziende europee e mondiali si stanno adoperando nella direzione di sviluppare una filiera interamente sostenibile, supportando progetti di approvvigionamento delle materie prime prodotte con l’impiego di energie alternative, verso un contenimento se non un annullamento totale delle emissioni di CO₂.

Ad esempio, la produzione di acciaio comporta il 25% delle emissioni industriali di CO₂ di tutta Europa, per cui la “decarbonizzazione” rappresenta uno dei must per costruire un mondo sempre più sostenibile.

A questo sta lavorando la start-up svedese H2 Green Steel (H2GS) specializzata nella produzione di acciaio “verde”, in quanto generato grazie a uno specifico processo industriale senza emissioni di CO₂.

“Vogliamo accelerare la trasformazione dell’industria siderurgica europea. L’elettrificazione è stato il primo passo nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica per l’industria dei trasporti. Il prossimo passo è quello di costruire veicoli con acciaio di alta qualità privo di fossili” afferma Carl-Erik Lagercrantz, Presidente di H2 Green Steel e Northvolt.

L’ambizioso obiettivo di H2 Green Steel è di costruire, entro il 2024, la prima acciaieria al mondo su larga scala che sia priva di combustibili fossili.

Il progetto di utilizzare l’acciaio ‘verde’ in campo automobilistico rappresenta un cambiamento molto importante nella roadmap per ridurre le emissioni, una vera novità che porterà a ridurre di circa il 30% della CO₂ emessa nel ciclo produttivo.

Poiché l’acciaio è presente in molti oggetti della nostra quotidianità, la produzione di “acciaio verde” darà un forte impulso verso la sostenibilità a una molteplicità di segmenti produttivi.
Anche per questo motivo, secondo quanto rivelato dalla stessa H2GS in una nota, al progetto hanno già aderito molte aziende appartenenti a vari settori: Altor Fund V, Ane & Robert Maersk Uggla, Bilstein Group, EIT InnoEnergy, FAM, IMAS Foundation, Kingspan, Scania, SMS Group, Stena Metall Finans, Cristina Stenbeck, Daniel Ek e Gruppo Vargas, Mercedes, Ikea, Marcegaglia.

La sostenibilità della filiera “a monte” diviene così una “garanzia di qualità” del prodotto finale “a valle” e sarà un fattore sempre più differenziante di qualità tra le aziende che stanno accelerando la loro trasformazione rispetto alle aziende e ai mercati che al momento non pongono queste attenzioni nella produzione e negli approvvigionamenti.

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